Malaga è una città molto viva, ve ne accorgete, con monumenti suggestivi, una storia antica e una vita notturna attiva tutto l’anno. In tempi recenti la città è salita alla ribalta per le feste spettacolari che per giorni animano le vie della città (in particolare la Feria di Agosto e le celebrazioni per la Semana Santa). Situata sulla Costa del Sol Malaga è il capoluogo dell’omonima provincia dell’Andalusia, che comprende altre mete interessanti quali Ronda, Marbella e Torremolinos.
Malaga fu fondata dai fenici con la funzione di porto ai piedi dei Montes de Málaga, ruolo che mantenne grazie alla sua felice posizione anche con i greci, i cartaginesi e i romani. Nel 711 cadde sotto la dominazione araba, le cui testimonianze sono ancora visibili dandole un fascino tipico e simile ad altre città bellissime dell’Andalusia: dopo il crollo del Califfato di Córdoba nel 1236 Malaga divenne capitale di un regno moresco indipendente conquistato dagli eserciti cristiani di Ferdinando il Cattolico nel 1487.
La città è attraversata dal fiume Guadalmedina, che la divide in due parti: ad est la parte più antica con il porto e ad ovest la parte più piccola e moderna.
Il Paseo de la Alameda, un grande ed ombreggiato viale unisce la città nuova al centro antico e al porto. Sul suo proseguimento si apre il Parque, una bellissima e vasta area verde, con palme, specie tropicali, fontane e chioschi.
Sulla collina che domina la città antica sorgono la fortezza dell’Alcazaba (costruzione araba del sec. XI) e il castello di Gibralfaro (di origine fenicia).
La fortezza dell’Alcazaba residenza dei sovrani arabi e ultimo baluardo della resistenza moresca ha al suo interno il museo archeologico con reperti greci, romani, paleocristiani e visigoti, e oggetti d’arte araba. Lì vicino si trova il castello moresco del XIV secolo, ilCastillo de Gibralfaro, da cui si gode di una spettacolare vista sulla città e sulla baia sottostante.
Il più importante monumento di Malaga è comunque la Catedral, in calcare bianco, progettata in stile gotico da E. Egas e realizzata da più architetti, in epoche diverse presenta una sorprendente sovrapposizione di elementi, neogotici, tardo-gotici, neoclassici e barocchi. Iniziata nel 1528 la cattedrale è rimasta incompiuta. Le manca difatti la torre di destra (come si può vedere dalla foto a fianco) e per questo è chiamata anche “la Manquita”, la piccola monca. Al suo interno sono da ammirare il coro con gli stalli in legno delle Indie, le statue dei santi e le ricche decorazioni delle cappelle.
Di notevole interesse è la Plaza de Toros de La Malagueta, costruita vicino al mare nel 1874 in stile neomudéjar. Conosciuta in quanto ricorrente nei primi disegni ed olii del più celebre artista spagnolo, Pablo Picasso.
A proposito di Picasso, nella sua casa natale (la casa si trova in Plaza della Mercede dal 1983 è Monumento Storico-Artistico di Interesse Nazionale) è stata istituita la Fondazione Picasso che ha fatto di Malaga anche un importante centro culturale (esposizioni, conferenze, pubblicazioni e progetti di formazione, borse di studio e mostre di artisti contemporanei).
Da visitare il Museo Picasso Malaga, vicino alla casa natale di Picasso, che ospita più di 200 opere ed ha sede nello storica Palazzo di Buenavista, monumento nazionale ed edificio di rara bellezza artistica, per l’architettura tipicamente andalusa del XVI secolo e i richiami moreschi. Il palazzo è solo una parte del complesso museale di 8300 metri quadri dotato di videoteca, auditorio, sala lettura, caffetteria, giardino.
E alla sera? Nella zona del porto la vita notturna è intensa. In particolare sul lungomare (zona del Palo) moltissimi sono i ristoranti, i locali, le terrazze. Sulla spiaggia del Pedragalejo potrete trovare i pub più in vista della città e i ristoranti che propongono la tradizionale cucina dell’Andalusia. Nella zona della Malagueta, la parte più moderna della città, si trovano i locali più frequentati dai giovani.
Una citazione infine alla produzione di uva passa con la quale si producono vini ottimi, conosciuti in tutto il mondo. Provate il “malaga” un buon passito aromatico.
Ottimo il Brandy spagnolo che trovate di molte marche e sempre di buona qualità.
Da provare:
Le tapas: un rito, assaggini di vario genere nei bar; evitatele se avete molta fame, ci lascereste la gola ed il portafoglio.
Le empanadas che trovate nelle panetterie, sono calzoni ripieni di tonno, acciughe, carne a scelta.
La jarra de cerveza al ristorante se volete spendere poco, si tratta di una caraffa di birra che è più economica delle bottiglie.
Per i vini, esagerati il Siglo rosso o il Barbadillo bianco.
Feria di Malaga
Risale alla fine dell’800, dura circa 10 giorni ed ha luogo nella parte centrale del mese di agosto per commemorare la riconquista di Malaga da parte dei re cattolici. Durante il giorno ha luogo nel centro storico della città e si sposta nella notte presso il Real (Cortijo de Torres) in periferia. Le macchine si fermano e la città diviene un’unica gigantesca piazza. La festa è mastodontica, in 10 giorni, partecipano complessivamente circa 6 milioni di persone (e Málaga ha circa 900 mila abitanti)!
Ad inaugurarla un “pregón”, una sorta di proclama enunciato dal balcone del municipio da un personaggio importante (Antonio Banderas, Fernando Hierro del Real Madrid, difensore della nazionale spagnola per citare tra gli ultimi).
Durante la feria il centro cittadino è invaso da un’autentica fiumana di persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, che bevono e cantano e ballano, sfilano gruppi folkloristici, bande musicali, carrozze antiche trainate dai magnifici cavalli andalusi addobbati a festa e donne e bambine indossano i classici abiti della tradizione da gitanas (gonne lunghe a balze con pizzi e corpetto fasciante ) e ballano verdiales, flamenco e sevigliane.