Aveva dovuto annullare il concerto del 15 agosto a causa di una fastidiosa bronchite, spostandolo al 28 dello stesso mese. Andrea Bocelli, fortunatamente guarito, ha offerto ieri sera uno show che in molti hanno definito grandioso. Peccato solamente che il cambio di data abbia reso impossibile a molte persone potere assistere al concerto, tanto che buona parte della platea e delle tribune dello Starlite erano desolatamente vuote.
La carriera di Bocelli non ha certo bisogno di presentazioni, ma ci piace ricordare una frase che gli ha dedicato Celine Dion “Se Dio scendesse sulla terra e cantasse, lo farebbe come Bocelli”. Perfezionatosi sotto la guida di Franco Corelli, in oltre vent’anni di carriera è stato riconosciuto nel mondo quale testimonianza della più alta tradizione vocale italiana.
Il tenore, musicista e produttore ha avuto l’onere e l’onore di chiudere la sesta edizione dello Starlite Festival e ha proposto un concerto diviso in due parti, la prima dedicata alle grandi opere liriche di Verdi, Puccini, Bizet o Gounod e la seconda a canzoni inclusi nei suoi ultimi dischi.
Nella prima parte, ricordiamo con piacere l’interpretazione de La donna è mobile, La mia letizia infondere, La bambola, O soave fanciulla, della seconda parte ci ha impressionato la potenza e la grazia di Canto della Terra.
Bocelli ha concluso lo show con una mirabile (poteva essere altrimenti?) interpretazione di Nessun Dorma (dalla Turandot di Puccini). Speriamo davvero di poterlo rivedere a Marbella quanto prima!