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Intervista esclusiva: Andrea Bocelli ricorda la sua esperienza a Marbella nello Starlite Festival

andrea bocelli marbella 0322 agosto 2015: una data da ricordare per gli amanti della buona musica e del bel canto. In quella serata, nel suggestivo contesto dello Starlite Festival di Marbella, Andrea Bocelli ha incantato il folto pubblico presente (tutto esaurito per l’occasione). Il tenore italiano, celebre in tutto il mondo e ora impegnato nella realizzazione del “Bocelli and Zanetti Night” il 25 maggio 2016 a Milano, ha concesso a ViviMarbella.com una intervista esclusiva in cui ricorda quel concerto (memorabile per noi che abbiamo avuto la fortuna di assirtervi).

È stata per te la prima volta a Marbella allo Starlite Festival in uno scenario ricavato all’interno di una cava abbandonata, di cui tutti parlano per l’ottima acustica. Tu cosa ne pensi?
Acustica perfetta, confermo. Ma anche clima ideale, né troppo caldo né troppo freddo, con un lieve tasso di umidità che, per le mie corde vocali, propone la condizione ottimale per cantare… Un luogo assolutamente magico che mi ha regalato un’esperienza gioiosa e intrigante. Mi ha colpito l’accoglienza al calor bianco del pubblico, ma anche lo scenario, così pieno di fascino… Fra il mare e le montagne, il tragitto che ho percorso per raggiungere lo Starlite Festival mi ha ricordato le nostre isole dell’arcipelago toscano… Un luogo che è appannaggio esclusivo dei suoni delle cicale e del profumo caldo del grano, che poi, di sera, si trasforma grazie ad una pacifica invasione di persone, musica ed allegria, per poi essere restituito subito alla natura…

andrea bocelli marbellaAllo Starlite Festival si è esibito anche Placido Domingo. Ci puoi parlare del tuo rapporto con il tenore spagnolo?
Credo che il Maestro Domingo sia, tra gli artisti in attività, il più completo, eclettico e geniale che io abbia avuto l’onore di frequentare. Le sue interpretazioni, in ambito tenorile, da molti decenni hanno segnato la storia dell’interpretazione; e lo stesso è accaduto, più di recente, per i personaggi baritonali da lui affrontati ed anche per la sua attività direttoriale. Ho avuto l’immensa fortuna di cantare con lui, ed è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera. Inoltre, a Valencia, nel 2014, ho inciso “Manon Lescaut” di Puccini sotto la sua bacchetta: è stata un’esperienza indimenticabile, il Maestro è riuscito a tirare fuori il meglio dal cast, anche perché conosce alla perfezione ogni nostra esigenza. Ho terminato le sessioni di registrazione con il cuore gonfio di emozioni e di bei ricordi da custodire, con la sensazione di aver approfondito questo capolavoro, come mai avevo fatto in precedenza. Placido è un impareggiabile collega, del quale mi pregio di essere amico.

Ci puoi parlare del tuo impegno nella Andrea Bocelli Foundation e dei suoi progetti futuri?
Credo che la solidarietà sia l’unica risposta intelligente alle disuguaglianze. Questa convinzione mi ha portato a creare, nel 2011, la “Andrea Bocelli Foundation”, concepita come un laboratorio vivo, in cui ogni apporto ha un peso nell’azione di ogni giorno e deve essere valorizzato. La Fondazione è composta da tanti piccoli protagonisti che, da ogni parte del globo, si uniscono contro la povertà nei Paesi in via di Sviluppo e nell’accogliere sfide in ambito sociale e di ricerca scientifica. I progetti che ABF sta portando avanti sono numerosi, ed il bilancio di questi primi quattro anni, molto positivo. Qualche numero: ad Haiti, la trasformazione di tre scuole di strada in strutture scolastiche funzionali e sicure, 1.600 bambini accolti quotidianamente con istruzione gratuita e pasti nelle tre scuole di St. Augustin, Notre Dame du Rosaire e St. Philomene; sempre ad Haiti, oltre 20 milioni di litri di acqua distribuiti nello slum di Citè Soleil; in Iraq, trecentosedici famiglie assistite con beni di prima necessità nei campi profughi; a Roma, ottanta senzatetto che ogni giorno usufruiscono delle docce…

andrea bocelli marbella 2In Spagna la ONCE (Organizzazione Nazionali Ciechi Spagnoli) è una organizzazione/fondazione estremamente radicata e conosciuta. Hai mai collaborato con loro in passato o esistono progetti di collaborazione?
Francamente no, non mi risulta che personalmente o tramite la fondazione che porta il mio nome, abbiamo avuto occasione di collaborare. Ma, perché no? Mi auguro possa accadere in futuro. In effetti, tra i progetti che ABF sta portando avanti in ambito di ricerca scientifico-tecnologica, abbiamo voluto approfondire proprio il tema della disabilità visiva, instaurando una proficua collaborazione con il MIT – Massachussets Institute of Technology di Boston, attraverso il progetto “Fifth Sense”, per la realizzazione di un sistema di percezione intelligente e indossabile con display tattile ad alta risoluzione, finalizzato ad accrescere l’indipendenza delle persone non vedenti. Il progetto è in atto e proseguirà anche nel 2016… Abbiamo potuto già trarre bilanci parziali, anche attraverso workshop realizzati sia in Italia che negli Stati Uniti, e verificare risultati importanti, che ci rendono molto ottimisti.

Puoi lasciare un messaggio alla comunità degli italiani residenti a Marbella?
Un saluto ed un ringraziamento, di cuore, per una simile, affettuosa accoglienza. La mia prima volta a Marbella mi è rimasta nel cuore, e dunque ben comprendo come ci si possa innamorare di questa terra, che è davvero speciale. Sono particolarmente felice di aver tenuto questo concerto, una festa che personalmente si è arricchita di ulteriori significati: dal ventesimo anniversario della mia collaborazione con il Maestro Rota, che era sul podio, al fatto che ho avuto il grandissimo piacere di portare con me, allo Starlite Festival, mia madre, Edi Aringhieri Bocelli. Ed anche lei è rimasta entusiasta del luogo. Ai miei compatrioti residenti a Marbella, un abbraccio fraterno ed un arrivederci a presto.

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