Grande cornice di pubblico (e più di 700 volontari) per la prima edizione del IRONMAN 70.3 Marbella disputata domenica 29 aprile e altrettanto grande soddisfazione per i nostri colori, dato che Marta Bernardi ha concluso al secondo posto con il tempo di 4h 31’29 precedendo di due minuti la tedesca Daniela Sämmler.
La cronaca
2500 atleti sono arrivati a Marbella per celebrare la prima edizione del IRONMAN 70.3 che ha visto trionfare lo scozzese David McNamee e la tedesca Laura Philipp.
Alle 7.50 di mattina tutti i concorrenti erano già pronti in riva al mare per affrontare la prima prova di nuoto: dovuto alla forte corrente e al vento che spirava piuttosto forte, l’organizzazione ha deciso di accorciare lievemente la prova di nuoto , riducendola a 1.500 metri. Il primo ad uscire dall’acqua è stato il danese Daniel Bækkegård, mentre tra le donne Judith Corachán ha preceduto di pochi secondi Anja Beranek.
Daniel Bækkegård è stato quasi sempre al comando anche nella prova in bicicletta, ma verso la fine ha ceduto il passo a Romain Guillaume e Andreas Dreitz. Tra le donne Laura Philipp si impone sul resto delle avversarie, con la nostra Marte Bernardi che inizia una entusiasmante rimonta.
Nell’ultima parte di corsa è David McNamee che prende il comando e brucia sulla linea del traguardo lo statunitense Chris Leiferman con uno sprint che passerà alla storia di questa competizione.
Marta Bernardi nel frattempo completa una grande rimonta e lascia dietro di sé tutte le avversarie, ma nulla può contro Laura Philipp che taglia vittoriosa il traguardo.
L’intervista
A poche ore dall’arrivo, ecco ai nostri microfoni una raggiante Marte Bernardi, davvero soddisfatta del secondo posto raggiunto.
Salire sul podio è una bellissima emozione! È davvero un bel periodo per me: dopo il titolo italiano di Triathlon Medio a Lovere inizio il 2018 nel migliore dei modi e spero che questo sia di buon auspicio per il prossimo IRONMAN di Lanzarote, questa volta nella versione completa
Marta, l’ingresso in acqua non deve essere stato molto piacevole, viste le temperature insolitamente basse.
Devo dire che rispetto ai giorni scorsi c’era più freddo, ma l’adrenalina della gara te lo fa sentire molto di meno. Ho avvertito freddo ai piedi durante quasi tutto il T2 in bicicletta ma poi sono riuscita a scaldarmi nell’ultima parte di corsa, dove ho dato il meglio di me stessa e sono riuscita a superare parecchie avversarie. Forse tra le tre discipline il nuoto è quella che soffro di più, mentre la corsa è il mio punto forte.
Come si prepara una atleta professionista a questo tipo di competizioni così impegnative?
La programmazione deve essere fatta nel lungo periodo: personalmente ho iniziato la preparazione alla stagione 2018 ad ottobre dello scorso anno. Essendo il triathlon l’insieme di tre discipline diverse tra loro, occorre avere una preparazione atletica davvero a 360 gradi con esercizi specifici per tutte e tre le discipline. Sto a lungo in palestra in inverno e poi intensifico gli allenamenti all’esterno: il segreto è non esagerare per non rischiare infortuni che possano compromettere una stagione intera e bilanciare bene il programma di allenamento.
Non eri mai stata a Marbella fino ad ora, come ti è sembrata la città e il percorso?
Marbella ha superato le mie aspettative! La parte montagnosa del percorso in bicicletta è stata dura e affascinante. È stato molto bello vedere intorno a tutti gli atleti un folto pubblico che non ha mai smesso di incitarci. Infine mi è piaciuto molto il tratto di lungomare vicino alla spiaggia: correre su terra battuta è stata una bella sensazione, culminata in un secondo posto che mi da grande carica per i prossimi appuntamenti!