92 anni e non sentirli: Charles Aznavour sale sul palco dello Starlite con l’energia che solo i grandi artisti possono avere. L’ambasciatore mondiale della musica francese ha iniziato il suo concerto con “Les émigrants”, una canzone che ricorda il suo essere stato emigrante dall’Armenia alla Francia.
Per quasi due ore ha interpretato il meglio del suo repertorio, cantando prevalentemente in francese e in spagnolo (ma anche in italiano) canzoni come le conosciute “El barco ya se fue”, “Habrá un despertar”, “De quererte así”, “Dime que me amas”, o “Placeres antiguos”.
Difficile se non impossibile riassumere la carriera di Aznavour: più di 100 milioni di dischi venduti, circa 1400 canzoni, 80 film, 290 album, centinaia di dischi d’oro, platino e diamante; ha suonato in 94 paesi ed è stato nominato recentemente dalla CNN come l’artista del secolo. Lui stesso si definisce “attore della canzone” perché oltre a cantare interpreta i propri pezzi, come i fortunati spettatori dello Starlite Festival hanno potuto ammirare.
Le sue canzoni sono state interpretate da altri geni musicali come Sir Elton John, Bob Dylan, Sting, Plácido Domingo, Céline Dion, Julio Iglesias, Edith Piaf, Liza Minnelli, Sammy Davis Jr e Ray Charles.
Aznavour ha concluso il suo concerto con alcuni dei pezzi più noti: “Les deux guitares”, “Venecia sin ti”, “La Boheme” e la trascinate “Emmenez moi” con cui il maestro si è congedato dal pubblico che lo ha ripagato con una lunga standing ovation.